mercoledì 23 luglio 2008

Operazione Amici

Breve excursus e stato dell’arte delle mie relazioni sociali.
Partendo dall’inizio i primi 3 giorni in ostello sono stati produttivi, ho conosciuto un indiano, che però ho perso subito, 2 svizzeri con cui sono in contatto mail, e un olandese che lavora in Microsoft che approfittava di un meeting di lavoro ad Atlanta per farsi un giro degli States.
Quarto e quinto giorno, mi trasferisco nella mia stanza, ma non vedendo l’ombra di alcun coinquilino in casa mia, prendevo la mia cena e me la portavo in ostello, così stavo in compagnia (e c’era pure il caffè gratis).
Poi le mie conoscenze sono partite tutte e in casa sono arrivati i due coinquilini. Lei,Veronica (credo) l’ho vista la prima sera, poi è scomparsa (uh, è ricomparsa ora mentre sto scrivendo, dice che era dal boyfriend).
L’altro coinquilino, Matt, musicista jazz mi piace. Passa tutto il giorno coi suoi amici teenager nonché componenti della band, a sistemare le canzoni. Fanno ottima musica e domani hanno l’incontro con l’etichetta dei Fallout Boy. Rischiano di diventare famosi per davvero dice. Domani è un in or out. Non vorrei perdere l’occasione di aver vissuto con una star e di non averne approfittato. Cmq lui suona, io sto in camera sua sulla poltrona che vibra e fa i massaggi, ogni tanto parliamo, ogni tanto ascolto e basta. Si sta bene. Poi sabato mi ha portato al concerto, ha organizzato il festino sul tetto, mi presenta i suoi amici musicisti. Tutto bene a parte che ha 20 anni e che non può entrare nei locali, e se vuole comprare una birra gliela devo comprare io (no comment).
Lui è il mio unico amico.
Poi ho un altro mezzo amico, che è il mio compagno di classe, che oggi ho scoperto chiamarsi Jon perché mi ha dato la sua mail che conteneva nome e cognome, così non ho dovuto fare la figuraccia di richiedergli come si chiamasse. E ora ho anche il suo cell. Da mezzo amico, oggi diventa amico per intero. Mi ha invitato il prossimo week end a uscire con loro. Ottima chance di mondanità!
Da aggiungere alla lista ce ne sarebbero altri 2/3. Uno è Carlos di Porto Rico, conosciuto quella sera che sono uscita da sola. Esco con un libro, tanto per non sembrare sfigata del tutto e vado nel locale sotto casa a bere una birretta, solo che la luce è così fioca che a leggere sembro imbecille e mi si cavano gli occhi come dice papà. A non leggere e a guardarmi intorno sembro ancora più imbecille, ma opto per questa seconda opzione. Carlos è di fianco a me a mangiare da solo. Chiacchieriamo un po’, ma finita lì, non mi va realmente di chiamarlo. Quindi eliminato.
Un altro conosciuto in un’uscita con l’ostello è un certo Sharian o qualcosa così, nato e vissuto a Bali da mamma iraniana e padre indiano, ora fa il Ph.D. al MIT. Mi srebbe pure utile per le mie ricerche. Questo però ha fatto un paio di uscite che non mi fanno fidare tantissimo. Mi propone feste e cose da fare ma mi puzza un po’ di pericolo.
Dani dice che son troppo milanese, e che dovrei fidarmi, ma già non sono sveglissima su queste cose, almeno quando fiuto il pericolo mi sento di starne lontana. Quindi eliminiamo anche questo.
Detto questo, so che tutti i lunedì l’ostello organizza un’uscita alle 9 p.m. in un locale. Penso di potermi mescolare tra di loro. Mi faccio trovare davanti all’ostello alle 9, ma non vedo movimento, entro a dare un’occhiata ma non conosco nessuno. Non voglio dare nell’occhio e decido di rigiocarmi questa carta lunedì prossimo, o magari nel week end. Ieri sarebbe stata sprecata..
Mi sento comunque operativa, così vado a farmi una passeggiata e passo davanti al supermercato dove vado di solito a fare la spesa. C’è un commesso che merita, quindi aspetto le 10, orario di chiusura per sondare la situazione. Sono stata in quel supermercato a fare la spesa poche ore prima, quindi devo inventarmi una qualche domanda per giustificare questa seconda presenza nel giro di poche ore. Finisce che entro alle 10 meno 5 e mi preparo una domanda stupida da fargli. Nel mentre, arriva l’altro commesso che mi aveva fermato anche il primo giorno, uno di Zanzibar credo, o forse più Caraibico, non ricordo e quindi spreco la domanda con lui.
Mi chiede cosa cercassi.
Non cercavo niente in realtà ma sono davanti ai tonni, e mi invento che sto cercando i tonni con l’apertura perché non ho l’apriscatole (che è anche vero, ma alle 10 di sera che cerco i tonni non è proprio credibile, vabbeh...) Non li hanno, gli dico grazie e me ne vado.
Occasione sprecata di nuovo. Anche questa del supermercato non potrà più funzionare perché c’è sto commesso che non molla e non mi lascia spazio d’azione.
Rimane la carta università, tra palestra, piscina e sailing program, troverò qualcuno.
Concludendo avevo un amico e mezzo, con oggi ne ho due.
Un bel progresso in poche ore!
Sono positiva. Ieri per strada camminavo da sola, sempre durante la passeggiata serale (dopo la scena al supermercato) e nel giro di mezz’ora, mi fermano in 2 gridandomi “why don’t you smile, beautiful eyes”. E così sorrido e mi sforzo di sorridere fino a casa. Che forse sembravo idiota a sorridere per niente, ma mi veniva da sorridere per davvero.

2 commenti:

Unknown ha detto...

cara chiara vorrei tanto mandarti una delle foto della grecia che abbiamo fatto ma è già tanto che riesca adigitare il nome e la password del blogger quindi per l'invio foto ci vorrà almeno un corso avanzato. Invece devo dirti che la tua zia supergnocca (:-)purtroppo è diventata orribile perchè non può mettere più le lenti forse per sempre...ho una secchoezza oculare che non lo consente. Ora mi sto curando con degli integratori e con la lacrima artificiale . Uffa sono bruttissima anche se ale dice che mi tiene così ormai ci siamo sposati... Senti, princess of my boots, vedi di rispondermi e di non fare come l'anno scorso che non mi hai filato di pezza per tutto il tempo che sei stata in USA...baci baci zia palla

Dany ha detto...

hahah sono commosso !!!
La tua odissea alla ricerca di amici è di una umiltà disarmante e merita la mia stima.
anche se Sharian io lo avrei assecondato.
Grande chiari, non male anche la trovata del tonno...dimostri grande velocità di reazione..
Un bacione