giovedì 17 luglio 2008

In or out?

Pensavo di risolvere oggi, ma l'appuntamento è preso per domani mattina..
Il fatto, che è poi il motivo delle varie preoccupazioni, è che mi è arrivata una mail dal Graduate Program Director, che dice che ho problemi col visto e che -testuali parole- " it's not possible". Ora, prima di allarmarmi e allarmare tutti, volevo capire l'entità del problema.
Mi hanno dato appuntamento per domani e ho l'impressione che il problema sia serio. Gli States sulle regole non transigono.
Nel frattempo sono passata dal campus per cercare di studiare e mentre attaccavo la presa del pc, mi ferma una ragazza e mi dice che le mie scarpe sono brutte e che le sembrano scomode.
Uno- Le mie scarpe sono di Mauro Leone.
Due- Lo ripeto perchè questo punto vale doppio: le mie scarpe sono di Mauro Leone. Oltre ad essere belle, sono anche comode. Compro lì tutte le mie scarpe, e sono lì tutte le scarpe che desidero. A Milano. In Italia. Cosa ne puoi capire?
Tre- Non posso fare a meno di guardare le sue di scarpe. Le ha comprate all'Ikea, o in un qualsiasi altro posto che fa di tutto tranne che scarpe.
Quattro- Mi domando perchè qui la gente è così dannatamente strana, ma non mi preoccupo di darmi una risposta.
Finisce che vado a bere un caffe per sopravvivere a 3 ore di lezione e incontro il mio compagno di banco che è l'unico che mi parla. Approfitto per parlargli dei miei problemi col visto e non lo mollo più, non posso sprecare l'occasione di perdere l'unico interlocutore che ho!
Poi andiamo a seguire la seconda lezione di Management: me la godo come se dovesse essere l'ultima, visto che è possibile che lo sia.
Vedo che tutti hanno già il libro. Il mio vicino di banco tira fuori un po' di fotocopie e mi chiede se ho già compratro il libro. Gli dico che non è il caso di fare l'acquisto prima di sapere se sarò espulsa. Lui dice: "giusto, anche perchè costa 200 dollari!". Dueceeeeeeentocheeeee??? Mi ci compro almeno 3 paia di scarpe da Mauro Leone, checchè ne dica la ragazzetta fastidiosa. Mi chiedo nuovamente cosa c'è che non va in questo posto. Non mi preoccupo di darmi una risposta anche perchè dovrei rispondere a troppe domande, come ad esempio perchè tutti sventolano quelle mani da sapientoni in aria appena il prof. fa una domanda. Ma cosa ti agiti????
Io in ultima fila, mi sforzo di capire quello che dicono e cerco di formulare domande che non farò ad alta voce.
Del mio compagno di banco so tutto ormai. Continuo a chiamarlo così perchè anche se so tutto di lui -ultimo esame, broker, wrester, di road island, torna tutti i week end dalla famiglia, vive a brookline, in Europa è stato solo ad Amsterdam e mai in California- non so come si chiama!
Decido di giocarmela, mettendolo nella condizione di abbandonarmi subito perchè troppo patetica o di prendersi a cuore la mia situazione: tra una cosa e l'altra gli dico: "I need friends" -n.d.r. patetica. Sembra scegliere la seconda opzione perchè tira fuori delle fotocopie, mi dice che lui il libro l'ha preso on-line al 50% e che ce l'ha in word sul pc. Mi chiede la mail per spedirmi tutto! E mi dice di fargli sapere come andrà il colloquio.
Lo amo.
Il mio solito culo.
Speriamo che funzioni anche domani, all'appuntamento col Chief.

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