martedì 22 luglio 2008

Guerra ai mouses


Non pensavo di essere così fissata con la pulizia, ma forse non te ne accorgi finchè non sei nella m.... E' lì che capisci che non ti piace starci!

La seconda notte che ero qui ho intravisto un topo che sgattaiolava nelle tubature del calorifero. La mia coinquilina dice che è normale a Boston. Mi sono superdocumentata e purtroppo è una piaga della città. Non importa quanto sporca o pulita sia la casa, ma se è vecchia (beh facciamo antica) ha tubature e interstizi agevoli per sti animalacci maledetti.

Non è normale averli a casa e infatti non ne ho più visti, dopo la mia disinfestazione personale, ma li sento che vivono nei muri.

Ho pulito tutto, pavimenti, bagno, la cucina non credo sia mai stata così pulita da quando l'han comprata (probabilmente nel secolo scorso). Così disincetivo i maledetti. Ma son lì, li sento.

Ho provato a superare questa cosa, ho reso la mia camera super accogliente, foto, ordine, vestiti precisi, scarpe in fila. E' un bel vedere adesso. Ma proprio non ce la faccio.

Decido di cercare un'altra casa per agosto. Non rispondono in tanti alle mie richieste, ma alla fine sabato ho un appuntamento. Zona appena più decentrata, cmq comoda con la metro, davanti alla Northeastern university. L'incontro è con Siddartha, e il nome mi fa garanzia. Mi aspetto rubinetti in finto oro e incenso ovunque.

Quel che mi si presenta è molto poco spirituale, quanto più totale degrado.

La mia casa attuale a confronto è una reggia. Esco dicendogli che gli faccio sapere. Siddartha, che delusione accidenti..

Ripenso a quanto la mia casa in realtà non sia così male come penso. Decido di riprovarci, voglio dargli un'altra chance.

E la sera stessa non mi delude. Mi fa scoprire un ultimo piano da favola: il tetto è agibile e la vista una meraviglia. Decido di restare. La sera stessa ci faremo una festa lì sopra!

Il giorno dopo sono al CVS pharmacy a comprare il veleno per i topi, chiacchero mezz'ora con la commessa su quale sia la strategia migliore. Le trappole proprio non mi vanno, perchè se vedo una bestiaccia spappolata lì dentro dò di matto, in più la trappola non mi sembra molto deterrente e di certo non mi va di metterci su il formaggio per attirali in trappola. Optiamo insieme per sta pozione che li fa morire in 3/4 giorni. Almeno muoiono altrove le bestiacce. Pavlov o qualcuno dei suoi colleghi psicologi, quello che dimostrò i riflessi condizionati sui cani per intenderci, aveva fatto sto esperimento per cui dimostrava come i topi non fossero stupidissimi, e riuscissero a riconoscere, nel lungo periodo, e dopo aver assunto diverse sostanze, quale fosse quella che li faceva morire, e dunque da evitare.

Mi sembra di ricordare che a far sto ragionamento i topi ci mettessero un mesetto, e a me non è che vada granchè bene, perchè vorrei che lo capissetro da subito che quel che ho messo è veleno e che se anche muoiono 3/4 giorni dopo, sono stata io e che in camera mia non ci devono venire!!!

Dunque questa del veleno a scadenza mi sembra una soluzione non ottimissima, ma buonina.

Tanto per non sapere ne leggere ne scrivere, con quanti in lattice per fare la professionista del pulito, ho costruito col cartone una barriera che chiude il veleno tra il calorifero e il cartone, almeno non vedo quel che succede.

Bisognerà ora che prima o poi riapra questa architettura per vedere i risultati.

Se la bustina è aperta e il veleno finito, da una parte è bene perchè saranno morti, dall'altra male perchè vuol dire che sono stati lì, anzichè rimanere nei muri.

Se è vuota, c'è di buono che non sono venuti e c'è di male che stanno cmq nei muri.

Quel che so, è che io non la voglio aprire, quindi costringerò il mio coinquilino a farlo per me!

Detto questo sono 2 giorni che non li sento, ma stamattina ho sentito un fruscio e ho gridato e ho svegliato il coinquilino. Sono ancora suscettibile alla cosa..

Giustamente ho scoperto che faranno la disinfestazione il 5 settembre. Io me ne vado il 3. Giusto in tempo per combattere la sfida by myself!

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