venerdì 22 agosto 2008

Flashback

Ma facciamo un passo indietro.

Un paio di settimane fa il pensiero che entro breve avrei finito il corso e che avevo dei giorni liberi prima di volare verso casa.
Boston mi ha dato tutto quello che doveva. E' stata gentile e accogliente, a tratti divertente, a volte introspettiva, ogni tanto solitaria. E molto educativa. Son stata bene.
Ma sono inquieta.
In realta' mi pulsa il desiderio di partire.
C'e' una mappa degli States in camera mia... Come non guardare dove sono, cosa ho gia' visto e l'immenso che mi resta da scoprire.
Mi guardo un po' intorno, ma so benissimo dove voglio andare.
Mi metto a letto col pc sulle ginocchia e comincio a verificarne la fattibilita'. Senza dimenticare che ho una camera a Boston gia' pagata. Non so se me la sento di lasciarla vuota e partire, sarebbe molto inefficiente. Ma ormai il pensiero e' diventato una fissa alla quale non so piu' resistere. Testarda, in un modo o nell'altro io lo voglio fare.
Senza crederci davvero metto un annuncio su craiglist per subaffitare la mia camera. Sto bassa per attirare l'attenzione. Tempo un'ora e mezza mi rispondono in 8 interessati (saranno 35 nel giro delle 48 ore successive), con qualcuno che giocava anche al rialzo per averla per primo.
E' vero, studio business, e dovrei agire razionalmente, ma e' vero anche che lavoro nell'ufficio del prof. Pilotti dove aleggiano etica e condivisione, circoli virtuosi e network. Decido che ci voglio credere. Cosi' chiamo il primo della lista e non quello che offriva di piu'. La camera e' sua per 150 dollari: il mio budget per il viaggio.
In un momento realizzo che ha funzionato e che questo diventa il pass per la mia partenza. Strumento e insieme obiettivo del mio viaggio.
One goal: 9 gg, 2177km, 4 paesi, 2 lingue, 150$.
One strategy: sharing
One rules: travelling safe. Prometto che non barattero' la mia incolumita' per qualche dollaro.
Io vado!

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